La sarchiatura nell’orto

La sarchiatura è la tecnica agronomica più conosciuta e diffusa. Consiste nello smuovere lo strato più superficiale del terreno (2-8 cm). Viene eseguita con coltura in atto e si deve prestare molta attenzione affinché le piantine non vengano danneggiate.
La sarchiatura è un’operazione colturale molto comune per chi fa un orto domestico, Serve principalmente per tenere le piante coltivate libere dalle erbe infestanti, ma ha anche altri aspetti secondari da non sottovalutare. Questa tecnica biologica può essere praticata in diversi modi e con diversa intensità. Chi ha un orto domestico può farla a mano oppure usando piccoli e versatili attrezzi. Per decidere quando intervenire con la sarchiatura bisogna ragionare su alcuni fattori. Innanzitutto si deve tener conto della stagione, In primavera-estate  questa operazione va ripetuta più volte per via della maggiore velocità di crescita e variabilità delle infestanti. Con le coltivazioni invernali la sarchiatura viene spesso sostituita da un unico passaggio di rincalzatura.Strettamente collegato al fattore stagionale vi è poi lo stadio di crescita della pianta in coltura, ad esempio, le piante di pomodori e di  melanzane hanno bisogno della sarchiatura quando sono ancora piccole ma Crescendo sviluppano maggiore resistenza alle malerbe, quasi indifferenza, quindi la sarchiatura si rende meno necessaria. Colture più leggere, invece, come ad esempio le cipolle , devono essere sarchiate sia all’inizio che dopo, durante il ciclo biologico. Questo al fine di farle crescere e ingrossare adeguatamente.

fonte ortosemplice.it