Ciliegie Ferrovia

Ci sono due versioni riguardanti l’origine della Ciliegia Ferrovia.

Una versione vede come luogo di origine Sammichele di Bari: Il nome “Ferrovia”, secondo la tradizione comune, risale al 1935 quando fu notato il primo albero di questa varietà di ciliegia vicino al casello delle Ferrovie Sud-Est proprio di Sammichele di Bari e curato per diversi anni dal casellante ferroviario dell’epoca, Giorgio Rocco. Da allora essa, ormai diffusa su tutto il territorio del Sud-est barese, fino ad arrivare a essere la principale cultivar della zona, prese il nome di “Ferrovì

Un’altra versione vede come luogo di origine Turi: secondo questa versione la storia della Ciliegia Ferrovia nasce negli anni trenta in un terreno nei pressi della Masseria Caracciolo, nel cuore del territorio di Turi,[4][5] quando due agricoltori locali, Matteo Di Venere e Giovanni Arrè, dopo un frugale pasto accompagnato da alcune ciliegie ne seminarono i noccioli nei pressi di una piccola specchia di pietre.[6][7][8][5][9] Ad un anno dalla semina, i noccioli iniziarono a germogliare e qualche anno dopo si iniziarono a raccogliere i primi cesti di vimini colmi di ciliegie. I due agricoltori decisero di provare a commercializzare il prodotto anche nel nord Italia dopo aver constatato che i frutti possedevano caratteristiche di lunga conservazione che li rendevano idonei a lunghi trasporti in treno.